Ti sei mai chiesto come sia essere un expat? Hai mai pensato a come potrebbe essere trasferirsi dall’altra parte del mondo? Da queste domande nasce la rubrica Vita da Expat, una serie di interviste a donne espatriate ai quattro angoli del mondo.
Vivi ai Dublino da qualche anno ormai. Ti va di raccontarci com’è nata l’idea di trasferirti qui e riassumerci brevemente la tua esperienza?
Vivo a Dublino da 2 anni e mezzo. Come e perché’ ho deciso di trasferirmi a Dublino? Ho deciso in meno di 24 ore in una notte di settembre. Si, sembrerà buffo ma è andata veramente così.
A fine Giugno è scaduto il contratto di maternità nell’azienda in cui lavoravo quindi mi sono trovata senza lavoro in un periodo in cui in Italia è praticamente impossibile trovare un lavoro: la sacra Estate!
Quindi, dopo un’iniziale ricerca senza successo per un possibile lavoro, decido di godermi l’estate e vado in vacanza.
Una volta tornata a casa a settembre, mi rimbocco le maniche e inizio a fare mille colloqui. Colloqui che si rivelano un vero flop. Nel senso che la maggior parte mi proponevano contratti a progetto o altre sostituzioni maternità.
E dopo aver fatto ben 3 sostituzioni maternità nella mia carriera lavorativa, onestamente ne avevo abbastanza.
Volevo migliorare il mio inglese e dovevo cercare un nuovo lavoro quindi mi sono detta perché non fare tutto questo all’estero? Ed eccomi qua 2 anni e mezzo dopo, anche se inizialmente volevo stare solo 3/6 mesi.
Nell’immaginario collettivo espatriare significa preparare lo zaino e partire all’avventura, nella realtà si finisce invischiati nella burocrazia del paese ospitante e si combatte per un visto. Tu ti sei trasferita in un paese dell’Unione Europea, hai avuto ugualmente grattacapi burocratici?
Bisogna adeguarsi alla burocrazia locale ma nulla è impossibile. Ci vogliono solo un paio di settimane e qualche sbattimento tra banche e uffici locali.
Vivere a Dublino, di cosa ti occupi? Facevi lo stesso lavoro in Italia?
Attualmente lavoro per LinkedIn come Deal Strategist. In Italia ho sempre lavorato in ufficio ma in diverse mansioni, dalla receptionist all’impiegata marketing.
Quanto è importante conoscere bene l’inglese per trasferirsi all’estero in pianta stabile?
È importante.
Se lo sai già parti avvantaggiato ovviamente. Se non lo sai ti consiglio di rimboccarti le maniche, studiare ed evitare di stare a contatto con altri italiani, in modo da fare una full immersion apprendendo il più velocemente possibile.
Domanda del secolo: vorresti tornare in Italia? Cosa ti manca di più del nostro paese? Cosa pensi serva all’Italia per risollevarsi dalle sue ceneri?
Ad oggi non saprei rispondere alla domanda se vorrei tornare in Italia. Purtroppo non ne sono certa. Sto bene con ciò che ho creato a Dublino in questi 2 anni e mezzo. Senza ombra di dubbio il cibo è ciò che mi manca di più. La qualità’ degli ingredienti è totalmente differente.
Segui la vita di Marianna a Dublino @mariannalagani
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