Il 18 maggio del 2014 mi svegliavo in una casa universitaria del centro storico di Perugia, aprivo le persiane per far entrare un po’ di luce e mi avviavo incerta al mio nuovo Mac, quel computer che mi faceva sentire così professionale ogni volta che lo usavo.
Quella mattina ero incazzata, mi ero svegliata così senza un apparente motivo. Diamine quante volte succedeva che le giornate andavano a puttane già dal momento del risveglio.
Alzavo lo schermo del pc e con naturalezza aprivo il browser, ancora non sapevo che quel giorno sarebbe stato speciale.
Un’occhiata al giornale, uno sguardo alle offerte aeree, un attimo su groupon e poi qualche lettura di viaggio per distendere i nervi, avevo iniziato a leggere blog di viaggio italiani da qualche mese, leggere le avventure di Marika, Manuela, Elisa, Irene mi faceva sognare… era una piacevole pausa dalla quotidianità e dalla mia vita. Io non potevo viaggiare quanto avrei voluto ma queste ragazze mi facevano appassionare e commuovere con i loro viaggi ed era un po’ come viaggiare con loro.
Questa nuova era di blog, diversi dai ben più diffusi blog di moda, mi piaceva, i travel blog erano davvero fighi e anche io volevo averne uno.
Il blog è arrivato come un fulmine a ciel sereno, in un momento della vita in cui avevo maledetto bisogno di concentrarmi su qualcosa di bello, in un periodo in cui ansie varie hanno rischiato di prendere il sopravvento. Questo blog è arrivato come una boccata d’aria fresca dopo mesi passati sotto terra, come una pozza d’acqua dopo una camminata infinita nel deserto.
Ho aperto wannabeaglobetrotter.it per il bisogno di avere uno spazio che fosse assolutamente mio, mi serviva il primo mattone da cui partire per rifondare me stessa; io davvero non sapevo che il blogging potesse essere un mestiere, non ne sapevo un’acca di SEO e collaborazioni con enti e agenzie, web writing era solo una combinazione di parole e non avevo i social network.
Quando ho aperto questo blog io non avevo Facebook – mi sono iscritta nel 2015 dopo un anno di blogging – , Instagram era solo un raccoglitore di immagini confuse collezionate alla rinfusa dal 2011 (dai tempi del liceo).
Non appartengo a quella fitta schiera di blogger che hanno cominciato sperando di fatturare o arrivare lontani – niente di male assolutamente, ognuno fa ciò che preferisce –, io ho iniziato con il traguardo di essere letta almeno da qualche decina di persone che non conoscessi offline.
E forse è proprio per questo che non ho mai lasciato, perché questo blog è stato una continua sorpresa, ogni visualizzazione, commento o mail sono stati un dono, una ricompensa preziosa per qualcosa che si muove esclusivamente per passione.
Anche oggi che sono più consapevole delle dinamiche interne al mondo dei blog continuo a vedere questo blog come il mio porticciolo calmo, il mio spazio.
E se un giorno dovesse diventare qualcosa di remunerativo ben venga ma se non dovesse succedere andrà bene lo stesso perché sarà comunque il mio rifugio.
Quindi ricapitoliamo, cosa è successo negli ultimi tre anni di blogging?
- ho acquistato un dominio quindi il blog è passato dall’essere www.wannabeaglobetrotter.blogspot.it a www.wannabeaglobetrotter.it
- sono passata da blogspot a wordpress (due differenti piattaforme di blogging)
- ho studiato tanto, tanto, tanto. Sia in termini di SEO, Web Writing, Foto e Video Etiding e utilizzo dei social network per questo blog, sia off line: mi sono laureata, ho preso un master e portato a termine due terzi del corso per diventare sommelier
- ho aperto una pagina Facebook e un canale YouTube e la mia pagina Instagram è ordinata e ha un senso
- ho viaggiato tanto, ma proprio tanto eh! Non che mi sia stato abbastanza e che non avrei voluto fare di più ma ho comunque viaggiato più di quanto avrei mai pensato di potere! Cuba, Spagna in lungo e largo con decine di viaggi dedicati a questo paese, Marocco, Grecia, un numero imprecisato di ritorni a Londra, Parigi, l’Olanda ancora e ancora, la Romania, un’altra manciata di volte in Thailandia, la Cambogia, il Vietnam, Copenaghen, l’Australia, l’Italia senza sosta fino a perdere il fiato, il Portogallo e sono sicura che sto dimenticando ancora qualcosa
- ho compiuto prima 24 anni e poi da poco 25 anni e leggendo questi due articoli potete capire come sia cambiata la mia vita
- abbiamo lasciato Perugia e la nostra vita li e, con uno slancio di coraggio che non so se sarei capace di trovare di nuovo, siamo partiti per l’Australia, dove oggi viviamo
- dalle poche decine di visite che questo blog riceveva tre anni fa siamo passati a quasi 10.000 al mese. Vi rendete conto quante sono per una che puntava ad averne 10!? E soprattutto potete immaginare cosa significhi ricevere quotidianamente messaggi, mail, commenti di ringraziamento o aiuto?! Se poi ci aggiungete che c’è anche la possibilità di arrivare qui semplicemente cercando determinate destinazioni su Google direi che non posso chiedere di più
E quindi concluderei dicendo che c’è qualcosa che assolutamente non è cambiato negli ultimi tre anni, quel qualcosa è l’entusiasmo. La fame di miglioramento non mi abbandona mai, la voglia di mettermi alla prova, scoprire, conoscere. Non è cambiato il desiderio di condividere, di viaggiare, di trasmettere energie positive, di godere a pieno della vita.
Sono cambiate tante cose e sono cambiata anche io, senz’altro. Però quando mi siedo davanti a questo computer e inizio a scrivere per questo blog tutto torna uguale, io sono sempre la stessa: una sognatrice, una ragazza con lo zaino a spasso per il mondo, una viaggiatrice instancabile e una wannabeaglobetrotter perenne.
Buon compleanno Dani al tuo bellissimo blog ***
Grazie mille Vale <3
Auguri Danila! Concordo con te, questi spazi sono passione prima di tutto, tutto il resto che arriverà ben venga!
La passione prima di tutto <3