«We gotta go and never stop going till we get there»
«Where we going, man?»
«I don’t know but we gotta go»
Sono appena tornata da uno di quei viaggi che ho sognato per anni e che mai nella vita pensavo di poter fare a soli 22 anni (per ovvi motivi di costi).
Eppure con un anticipo di nove mesi sono riuscita a trovare un volo per gli Stati Uniti ad una cifra abbordabile e quello che poteva sembrare solo un progetto ha iniziato a prender forma.
Nei diciannove giorni trascorsi in America Centrale siamo stati a Boston e New York, sulla East Coast, e arrivati, in aereo, sulla West Coast abbiamo intrapreso il nostro primo vero viaggio “On The Road” che ci ha portati da San Francisco a Los Angeles attraversando lo Yosemite National Park, la Death Valley e parte del Nevada.
Una volta tornata in Italia la domanda che ho sentito rivolgermi più di frequente è stata “Cosa ti è piaciuto di più di questo viaggio e del primo on the road?”
La mia prima reazione era quella di partire con una sorta di classifica delle città che più mi sono piaciute motivando il tutto con pregi e difetti di ognuna.
Ma quando la mia migliore amica mi ha posto questa domanda è partita la risposta di pancia, quello che più mi è piaciuto è stato il senso di libertà che ho provato nei 9 giorni trascorsi on the road con una cartina in mano e la possibilità di scegliere, ogni giorno, dove andare e quando andare preoccupandomi soltanto di fermarmi per riempire lo stomaco.
Mi è piaciuto perdermi per strade interminabili, sforzare lo sguardo per scorgere l’Orizzonte senza trovarlo, tanta era la vastità di quello che mi circondava.
Mi è piaciuto potermi fermare nel bel mezzo del nulla e poter urlare, saltare, correre, fare foto e ridere senza che nessuno potesse vedermi.
Mi è piaciuto percorrere 2700 km (1800 miglia) in cinque giorni di percorso senza neanche sentire la fatica tanta era la curiosità di vedere ancora un magnifico scenario.
Ma ciò che in assoluto più mi è piaciuto è stato lo sguardo sconsideratamente felice che finalmente potevo vedere sul mio viso nel fare quello che più amo: scoprire, curiosare, conoscere.
Non mi stancherò mai di ripetermelo: “Who lives sees much, who travels sees more“.
Vi ringrazio per aver condiviso con me il ricordo del mio primo on the road.
Ciao bella! 🙂
Avevo già letto il post, ma dal telefono non riesco mai a commentare…
Aspettavo un articolo sul tuo trip negli USA da quando sei tornata quindi ho adorato questo post! *-*
E le foto che hai messo sono magiche, veramente!
Un bacio grande!
Ila
Ciao Ila ♡
Grazie per aver letto anche questo post.
Devo dire che la voglia di raccontare il viaggio negli usa ha dato una grande spinta alla nascita del blog…!!!
Grazie ancora,
Dani.
ciao…gli Stati Uniti regalano sempre grandi emozioni..e le sensazioni che si provano on the road in quei posti sono sicuramente uniche ;)) baci
Ciao cara, grazie mille di essere passata di qui!
Quanto è vero… emozioni uniche che spero di poter riprovare presto.
Un bacione, Danila.
Questo è anche il viaggio dei miei sogni! Economicamente impegnativo, ma ci sto lavorando;P
Le tue foto poi fanno venir voglia di partire subito!
Ciao Antonella,
Si puoi dirlo forte é economicamente impegnativo ma lo rifarei altre mille volte se potessi!
In bocca al lupo, ti auguro di realizzarlo presto!