Non ci avevo mai pensato.
Mai, lo giuro.
Eppure sono sempre state davanti ai miei occhi, lungo la strada del mio cammino.
Le donne nel mondo, o almeno quel pezzettino che ho potuto vedere io.
Ho rielaborato, in mille diapositive che scorrevano a rallentatore nella mia mente, i volti delle donne che hanno animato le mie avventure, in solitaria e non.
Vi porterò in un viaggio tutto al femminile dove, donne uniche, attraverso le loro storie, mi hanno insegnato come, in ogni parte del mondo, ci siano anime con un’energia che va oltre qualsiasi preconcetto.
I volti che mi sono rimasti particolarmente impressi e che d’istinto sono riapparsi nella mia testa, provengono dai più disparati angoli della Terra, partiremo dalla Donna nella selvaggia Africa per poi arrivare a Colei, nella coloratissima India, passando per Lei, nell’armoniosa Irlanda e concludendo con Quella degli straordinari Caraibi.
DONNE NEL MONDO: PERCHÈ HO SCELTO LORO?
Diametralmente opposte nella loro forma, nella loro cultura, nei loro vissuti.
Straordinariamente uguali.
Riuscite a credermi?
Vi prego di togliere le coperture ed indagare nel profondo.
Il perché è concentrato interamente nel sorriso, che mi hanno sempre donato, nonostante tutto.
Il sorriso di Lei, nonostante le fatiche dovute alla savana africana, dove c’è del lavoro da svolgere, dove anche solo per bere ci sono chilometri da fare, soprattutto se a dissetare non è solo la propria bocca.
Quel sorriso da parte di Colei che, nonostante la io straniera, sola e bianca mi ha ospitata in famiglia, invitandomi ad una festa locale, quella magica sera a Jaipur, India.
Il sorriso di Lei che, sebbene il lavoro nella campagna, si è fermata ad aiutarci, nonostante avessimo invaso la sua proprietà privata, ci ha sorriso e ci ha aiutati come se ci conoscesse da sempre.
Ed infine, ma non per ultima, quella Lei sorridente nonostante la sua posizione in azienda e tutto lo stress che ne potrebbe derivare, felice di ascoltarci e di dedicarci del tempo.
Queste quattro donne, ma con esse mille altre nelle mie avventure, perché è per ognuna di loro che ce ne sono state tante altre preziose ed indispensabili, riserve di gioia e bellezza.
IL MIO INCONTRO CON LORO, LE MIE DONNE NEL MONDO
Tanzania 2015 – Donna Potenza
Parto sola, senza l’appoggio di associazione alcuna, per tornare e colmare quel bisogno di Africa, impareggiabile e persistente, causato da quella Terra che, una volta calpestata è come se si impossessasse della tua anima e non la lasciasse più, stringendola forte, quasi a stritolarla e farla propria.
La mia Donna Potenza è una suora.
Mi accoglie con quel sorriso magico di cui parlavo poco fa.
Si prende cura di me come fossi sua figlia e mi vuole un bene potente, dimostrandomelo con piccoli e costanti gesti d’amore.
Lei è sempre avvolta in una veste turchese, con i capelli coperti da un velo bianco candido.
Mi sorride, questa suora, canta in continuazione e mi tratta come se fossi sempre stata accanto a Lei, alla sua terra africana.
Dolce ma risoluta, potente nelle sue vesti da suora, un’antitesi penserete, eppure tale, perché esigente di contrastare pregiudizi forti che derivano dal suo essere Donna e ancor di più, dal suo essere suora.
Potente nel suo lavoro e nel suo modo di presentarmi alle colleghe, suore e tutte Donne pure loro che mandano avanti una macchina preziosa, un orfanotrofio dove vivono circa 170 bimbi.
Potente nella sua determinazione, nei miei confronti e nelle situazioni che la circondano e che ho potuto conoscere.
Potente nel suo spirito di adattamento, quando la osservo emozionata, raccolta nella sua preghiera, poggiata sulle ginocchia, in quella panca di legno.
Potente all’uscita di chiesa, nel rivestire quel ruolo di responsabilità nei confronti dei SUOI bambini, come tiene a specificare Lei, quando, raccogliendosi il velo spartanamente con un nodo, si china a mescolare chili di fagioli e polenta bianca, che serviranno a sfamarli ed una volta finito posso ancora una volta ammirarla elegante, quando si scioglie il velo ed indossa, sopra la sua veste turchese, un bellissimo Kanga, stoffa dalle mille fantasie, che le donne tanzaniane cingono in vita.
La cosa che davvero mi colpisce è che la potenza della mia suora non è solo sua, è di tante, tutte le Donne che hanno animato il mio cammino africano, una potenza oltre i generi, oltre la mente ed ogni possibile pensiero, una potenza unica, che va oltre la cultura di questo Paese lontano, diverso e ritenuto sottosviluppato.
Non ho visto debolezza e povertà in queste Donne, nei loro sorrisi e nel loro spirito, non ho visto inferiorità nelle cose che riescono a portare avanti e nel come si dedicano ad esse.
Non ho visto lacrime ma ho sempre potuto osservare occhi sereni, sì stanchi, ma felici, felici davvero e ancora potenti nel vedere e godere delle piccole cose, non considerate tali da loro ma necessarie e quindi fonte di gioia nel momento che riuscivano a raggiungerle.
Non ringrazierò mai abbastanza la mia Donna Potenza per avermi confermato che non è mai troppo quando sei guidato dal cuore e che l’energia si genera all’interno di noi e quindi è necessario rimboccarsi le maniche, sorridere e credere davvero nella potenza, dei gesti di ogni giorno e non solo delle grandi imprese.
La potenza vera sta nel condurre piccoli passi e gioire della semplicità che non è assolutamente banale se vista attraverso occhi adeguati.