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Non so bene perché io sia finita proprio in Western Australia però sono sempre più grata alla fortuna per avermi portata qui; dopo un approccio non proprio ottimale con Perth CBD – quello che potremmo definire centro – ho iniziato ad innamorarmi di Fremantle, la mia casa per oltre cinque mesi, e del sud del Western Australia, meta del mio primo on the road australiano.
Varie peripezie e decine di migliaia di chilometri dopo ed eccoci di nuovo in partenza da Fremantle: presunta destinazione? Darwin – Northern Territory (?). Non voglio dilungarmi sul come qui in Australia i piani siano continuamente sconvolti dal fato, su quanto sembri impossibile portare a termine un piano senza stravolgimenti totali in corso d’opera.
Fatto sta che ora viviamo da qualche settimana a Carnarvon, a un migliaio di km a nord di Perth, e per il momento Darwin resta solo un sogno.
Torniamo però al nocciolo della questione: cosa vedere a nord di Perth
LANCELIN – un paesino di qualche centinaio d’anime incastonato tra deserto, oceano e dune di sabbia bianca, merita assolutamente una sosta seppur di qualche ora.
Cosa fare e vedere a Lancelin?
Ø Sand boarding: prendete delle dune giganti di sabbia bianca, aggiungete la voglia di divertirsi e infine completate il tutto con qualche vecchia tavola in legno con annessi agganci per i piedi e… lanciatevi giù!
E’ possibile fare la discesa anche da seduti, come fosse uno slittino, cosa ben più facile che stando in piedi. Nonostante ciò, sia che voi riusciate a scendere in piedi o seduti, concorderete sul fatto che tornare in cima alla duna è una bella scocciatura.
Ø Una chiacchierata con il macellaio della città: siamo arrivati qui per noleggiare le tavole da sand board e siamo finiti per restare oltre un’ora in chiacchiere con il simpatico macellaio il quale prima di salutarci ci ha regalato il suo adesivo da appendere in auto “I met the butcher of Lancelin and survived”.
Ø Un caffè o un pranzo al Cafè più cool della città il “Lobbster Trap Cafè”: Lancelin è piccola, microscopica oserei dire, eppure considerando gli standard australiani è fin troppo fornita! Fermatevi quindi al carinissimo Lobster Cafè per un brunch o un caffè prima di rimettervi in marcia.
Ø Tramonto sul mare: Oceano, spiagge sconfinate e deserte che si inerpicano in dolci dune dorate e sole infuocato all’orizzonte. Cos’altro aggiungere?
v Servizi per campeggiatori: se, come noi, state campeggiando sappiate che a Lancelin troverete diverse griglie pubbliche, servizi puliti e gratuiti e un paio di caravan park. Non sono però presenti free camp.
· PINNACLES DESERT – una bizzarra distesa di pietre che escono dalla terra dorata per formare migliaia di faraglioni di diversa forma e dimensione.
L’ennesima dimostrazione della meraviglia della natura resa, però, dozzinale dalla pigrizia umana: il percorso tra i pinnacoli è infatti accessibile anche alle automobili e, visto che siamo tutti sempre più pigri, la maggior parte dei visitatori sceglie di visitare il deserto con jeep al seguito.
Ad ogni modo la visita vale i 12$ del costo del biglietto (costo per veicolo non persona) e se capitate qui al tramonto o in un momento non troppo affollato – che onestamente non so quale possa essere – è davvero bellissimo.
· KALBARRI – da questo posto non mi aspettavo assolutamente niente e forse è proprio per questo motivo che mi è piaciuto così tanto!
Neanche a dirlo, l’attrazione principale della zona è il Kalbarri National Park: una distesa di arbusti, rocce, deserto e fiumi che cambia completamente aspetto tra estate e inverno. Rigoglioso e possente tra novembre e marzo il parco diventa poi un’arida distesa desertica tra maggio e novembre (al punto che non è possibile fare kayak nel fiume) e io sono troppo curiosa di tornarci fra sei mesi per vedere come cambierà.
Cosa fare – vedere a Kalbarri?
ØGuardare l’alba e il tramonto alla foce del fiume, osservare le maree e le onde che si infrangono sul reef all’orizzonte.
ØDormire al Murchison House Station uno dei migliori camping in cui abbia dormito fino ad oggi in Australia; dotato di una cucina iper fornita, bagni impeccabili e zona barbecue da fare invidia al migliore film americano questo camping vi permetterà di rilassarvi nel bel mezzo della natura stando sempre attenti al budget.
ØSbirciare l’Oceano a Eagle Gorge, Island Rock o Natural Bridge
ØScattare la classica foto a Natural Window – noi non siamo riusciti ad andarci a causa della strada chiusa (informatevi per sicurezza prima di mettervi in cammino).
Aggiornamento: siamo tornati a Kalbarri e abbiamo potuto finalmente vedere il suo scenario più famoso
Ø Iniziare a capire cosa significa vivere nel bush australiano andando al supermercato e realizzando che i beni di prima necessità costano molto più che è in città.
Ø Fermarsi al lago rosa – circa mezz’ora prima di arrivare a Kalbarri
Ø Guardare il panorama da Hawks Head e rendersi conto di quanto il fiume sia prosciugato o in piena e nel caso l’acqua lo permetta provare a fare kayak.
· SHARK BAY – un luogo con un nome così non può che promettere grandi cose!
Premetto che di squali per fortuna neanche l’ombra ma ho visto emu, canguri, delfini, razze e migliaia di uccelli diversi.
Shark bay è un paradiso selvaggio fatto di spiagge chilometriche, insenature frastagliate, distese di conchiglie, riserve, percorsi 4×4 e meraviglie naturali d’ogni sorta.
Noi siamo rimasti qui due giorni con la promessa di tornare al più presto ma se avete più tempo a disposizione io consiglio di rimanere qui tre o quattro giorni almeno.
Cosa fare e vedere a Shark Bay?
Ø Shell Beach – io una cosa così giuro di non averla mai né vista né immaginata. Una spiaggia che si perde all’orizzonte interamente costituita da strati e strati di conchiglie di ogni dimensione.
Una bellissima distesa di bianco che incontra l’oceano fondendosi in uno spettacolo meraviglioso; ben 120 chilometri di spiaggia conchigliosa!
Ø Whalebone beach – una gigantesca piscina naturale bella da non crederci. Inoltre se state campeggiando qui trovate uno dei tre free camp in zona. NB: si paga una tassa di pernottamento di 15$ a veicolo da pagare al Visitor Centre di Denham o al ranger.
Ø Eagle Bluff – si dice che qui, se hai una gran botta di fortuna o di sfortuna, si possano avvistare gli squali.
La spiaggia – che ospita il secondo dei tre free camp – è intervallata da dune di sabbia più o meno alte perfette per provare ad avvistare qualche abitante dei mari.
Ø Francois Peron National Park (4WD track) – il nostro primo percorso in 4×4 è stato a dir poco entusiasmante! Una giornata di sballottamento e tremori all’interno di questo bellissimo parco nazionale.
Benché non possiamo dirci esperti di tracciati 4×4 non abbiamo avuto alcun problema. Una nota di merito e un grazie gigante alle stazioni di controllo della pressione delle ruote all’inizio del percorso, qui è possibile sgonfiare le ruote prima di entrare e rigonfiarle una volta usciti (maggiori informazioni a riguardo nel post dedicato all’Australia on the road).
NB: ricordate di arrivare all’ingresso del parco con almeno metà pieno all’auto perchè, neanche a dirlo, qui non ci sono distributori.
Ø Hot Tub, Peron Homestead – a pochi minuti da Denham, appena fuori dal Francois Peron National Park, c’è una spa naturale: una piccola vasca di acqua calda frequentata principalmente dagli abitanti del posto da cui potete guardare le stelle o i tanti canguri che si radunano qui di fronte dal tramonto in poi.
NB: di fronte alla vasca c’è l’immancabile area barbecue con griglie e tavoli.
Ø Denham – qualche centinaio di persone, in prevalenza pescatori, abitano questo piccolo centro basato esclusivamente su traffico ittico e turismo.
Qui trovate un supermarket, il centro informazioni, il benzinaio, il bottle shop e qualche cafè.
Ø Hamelin Pool – se vi dico cosa c’è qui, voi non mi crederete! Andate sul luogo e ne riparliamo 😀 (indizio: gli abitanti della zona sono tra i più vecchi del pianeta)
· GERRALDTON – l’ultimo baluardo di globalizzazione per molti, molti chilometri.
Se vi state muovendo vero nord, sia per viaggio o in cerca di lavoro nelle farm, sappiate che fino a Karratha – ben 900 km più a nord – non troverete un negozio Target, un Kmart o qual si voglia negozio low cost. Pensate bene a cosa potrebbe servirvi e fermatevi a comprarlo.
Noi ci siamo ritrovati a Carnarvon senza abbigliamento per lavorare nei campi e siamo finiti in un op shop a raccattare qualche capo di seconda mano.
Non solo negozi ma anche deliziosi bar, pub vista mare e tanta street art; non perdetevi una passeggiata sul lungo mare e mi raccomando fermatevi a provare i giochi interattivi pensati per fare sport!
· ROAD HOUSE LUNGO IL PERCORSO – una menzione speciale la meritano infine le road house.
Parlarne come semplici stazioni di servizio sarebbe assolutamente riduttivo dal momento che queste costituiscono delle vere e proprie “città”. Mi spiego meglio: avete presente quando siete in auto e leggete che a x chilometri si trova la località y? Voi continuate e vi aspettate di entrare, da un momento all’altro, nel centro abitato.
Niente di tutto ciò.
Quelle località indicate dalla segnaletica sono le road house: un tutt’uno tra stazione di servizio, supermarket, ristorante, motel, bar, edicola e chissà cos’altro.
Spesso le road house sono l’unico punto di riferimento per centri abitati di poche anime a centinaia di chilometri da esse ed è qui che vengono recapitate posta o rifornimenti alimentari.
Vi ricordate quando vi avevo portati con me a Nullarbor? Ben 1200 chilometri di nulla atomico fatta eccezione per le una dozzina di road house.
Volete dare uno sguardo più da vicino a queste zone del Western Australia?! Guardate il mio ultimo video e non dimenticate di iscrivervi al mio canale!!
E nulla, io vi aspetto in Western Australia <3