Oggi si parla di cucina cubana, di come si fa la spesa sull’isola e soprattutto cosa mangiare a Cuba e cosa non mangiare a Cuba.
Quando prenoto un viaggio uno degli aspetti su cui maggiormente mi informo è il cibo, cerco le abitudini culinarie del popolo che sto per conoscere, indago sull’esistenza di piatti tradizionali e ricette uniche e mi interrogo sulla possibilità di degustare qualche buon vino, quando ho prenotato il viaggio a Cuba ho provato ad informarmi sulla cucina cubana trovando ben poche informazioni e ricette.
Ammetto di essere un pò difficile quando si parla di cibo non tanto perché non mi piaccia questa o quella cosa, anzi assaggio tutto di buon grado, ma da brava italiana ho bisogno dei carboidrati – pasta e pane amori miei – e sono piuttosto critica sulla qualità e varietà di quello che mangio.
Se mi chiedessero di definire la cucina cubana in due parole direi “comida semplice” o pasto semplice data la scarsa elaborazione e la varietà pressoché inesistente che accompagna ogni piatto.
Cosa mangiare a Cuba? Piatti con qualche ingrediente in più…e molti altri in meno.
I pochi rapporti commerciali che Cuba instaura con il resto del mondo si riflettono molto sulla loro misera possibilità di approvvigionamento e quindi anche sulle loro abitudini alimentari – da qui la mia idea di semplicità quando penso alla cucina cubana.
Durante le mie due settimane a Cuba ho visitato spesso alimentari e centri commerciali cubani riscontrando un fattore comune a tutti: l’assoluta mancanza di scelta. Ammesso che il prodotto che cercate sia presente nel negozio, ne troverete soltanto un tipo e di una sola marca, lo stesso vale per il cibo: se cercate del formaggio troverete un solo tipo di formaggio, se volete un salume potete scegliere tra jamon e jamon o raramente “chorizo”, se volete della carne la scelta ricade su pollo e maiale, a volte manzo. E anche con il pesce e i cereali la storia non cambia: aragosta, pargo, pescado, camarones, pane statale e riso (statale e non).
La spesa migliore si fa ovviamente al mercato: frutta e verdura di stagione rigorosamente appena raccolti e a prezzi bassissimi (pagabile in pesos nacional).
Addentrarsi nel mondo vegetale a Cuba è una vera scoperta, un viaggio nel viaggio, grazie alle molteplici coltivazioni a noi sconosciute: yucca, boniato, platano, malanga, guayava sono solo alcuni degli alimenti che non avevo mai visto; a questo si aggiunga l’assoluta differenza nel sapore dei prodotti abitualmente reperibili anche in Italia come avocado, ananas e banane.
Per quanto riguarda i condimenti e i grassi da condimento più utilizzati nella cucina cubana i più diffusi sono il burro – mantequilla – e l’olio di palma, per i grassi; sale, pepe – pimienta -, cumino e lime per le spezie.
Badate bene, non è mia intenzione lamentarmi della cucina cubana, visto che le difficoltà di approvvigionamento dell’isola creano problemi ben più importanti, voglio solo riportarvi quel che ho vissuto durante il mio viaggio. Inoltre posso dire che a parte la mancanza di varietà dei piatti ho sempre mangiato buon cibo.
Cibo statale e cibo a pagamento. Come si fa la spesa a Cuba?
Anche in questo caso voglio solamente riportare quel che mi è stato detto dalle persone con cui ho avuto modo di rapportarmi, non prendete il paragrafo che segue come una generalizzazione o una verità assoluta.
- dalla nascita fino ai 14 anni lo stato provvede a tutta l’alimentazione del bambino in parte direttamente a scuola – il pranzo si consuma SEMPRE a scuola ed è ovviamente gratuito – in parte attraverso i dispensari dove il genitore prende la razione settimanale-mensile di riso, pane, latte, carne e uova.
- dopo i 60 anni lo stato provvede completamente al sostentamento dell’anziano attraverso i dispensari; inoltre a Cuba lo stato paga una persona che si prenda cura dell’anziano che non abbia figli.
- dai 14 ai 60 anni ai cubani spettano razioni di riso, pane, uova e carne statale ma è opinione comune che le quantità siano state drasticamente ridotte negli ultimi dieci anni e che queste non bastino più a sostentarsi rendendo obbligatoria una spesa a pagamento.
In linea di massima posso dire che a Cuba non ho visto povertà assoluta intesa come persone che muoiono di stenti, perché, appunto, TUTTI hanno accesso gratuito ad un pasto, seppur minimo.
Quel che è certo è che se è vero ciò che i cubani dicono: e cioè che a Cuba gli stipendi si attestano ancora ben al di sotto dei 100 dollari mensili, è che gli alimenti statali non bastano più a vivere dignitosamente, far fronte ai costi della vita sta diventando impossibile.
Considerate inoltre che gli elettrodomestici, i mobili, i lampadari e tutte le forniture per la casa – anche le più semplici – hanno costi enormi: un frullatore costa 75 dollari, i fornelli per la cucina 150-200, una piastra tostapane piccola 80 dollari, un semplicissimo frigorifero oltre 200.
Cosa mangiare a Cuba? Partiamo dalla colazione
Il pasto che in assoluto ho preferito durante l’esperienza cubana è senza alcun dubbio la colazione.
Per 4-5 cuc a persona vi troverete davanti una distesa infinita di cibo: frittatina, pane tostato, caffè, spremuta, formaggio, latte, burro, marmellata e miele sono la base di ogni colazione che si rispetti!
La creatività del cuoco poi fa la differenza: ho assaggiato dello squisito platano caramellato-fritto, saporiti toast di formaggio e una singolare gelatina di guayaba.
L’unica regola è non lasciare nulla, i cubani sono infatti molto attenti a non buttare il cibo quindi piuttosto, se non finite la vostra colazione, mettete da parte gli avanzi per dopo.
Cosa mangiare e cosa non mangiare a Cuba? Vi racconto i pasti principali
Il pranzo:
Da quello che ho potuto vedere i cubani amano mangiare la pizza a pranzo!
Dimenticate totalmente la pizza italiana e ogni sua caratteristica e preparatevi ad assaggiare un piatto buonissimo che di uguale al nostro ha solo il nome!
Con il concetto di base del “mi arrangio con tutto” l’ingresso di una normale abitazione si trasforma in una quotata pizzeria dove il forno è spesso sostituito da un barile e la scelta è tra pizza de queso (6-8 pesos), pizza de cebolla (8-10 pesos), pizza de jamon (10-12 pesos).
Con queste pizzette ho instaurato una vera e propria dipendenza mangiandone diverse al giorno! Una soluzione gustosa e decisamente economica per riempire lo stomaco (se vi state chiedendo quali siano i prezzi per mangiare a Cuba dovete sapere che la risposta è piuttosto articolata è mai banale: ponendo molta attenzione al ristorante scelto difficilmente spenderete più di 15 cuc a testa, lasciandoci ispirare dal luogo che sembra “più carino” con molte probabilità raddoppierete-triplicherete questa cifra).
Altro piatto forte nei pranzi rapidi dei cubani è lo “spaghetto al pomodoro” o “hamburguesa” ma non avendoli provati non so dirvi come sono… se li assaggiate fatemi sapere!
In un pranzo tipico cubano, consumato al “ristorante” per intenderci, l’ingrediente fondamentale è il riso: riso bianco, riso con fagioli, riso e pesce, basta che sia riso! Il riso è solitamente accompagnato da una proteina (stufato di carne, petto di pollo, frittata o pesce) e del platano-patate fritti.
La Cena:
Anche della cena non ho troppo da lamentarmi, di solito ci si trova davanti ad una mega zuppa di verdure e legumi, un contorno di patate, malanga o platano e una proteina che di solito spazia tra langosta – aragosta – e pescado – filetto di pesce –, per il pesce, o pollo e maiale, per la carne.
- Le zuppe più comuni sono quelle di fagioli neri (sopa de frijoles), di ceci e di mais; sono dense e saporite, ottime nonostante le alte temperature cubane!
Vi ricordate mi ero stupita di quanto un bel pho potesse essere piacevole nonostante i 35 gradi di Hanoi?! - Aragosta: per l’aragosta dovrei scrivere un post a parte vista la quantità che sono riuscita a mangiarne in sole due settimane, ma non fareste lo stesso anche voi se un’intera cena a base di aragosta costasse tra i 10 e i 15 euro?
La versione più semplice della preparazione della langosta prevede una semplice cottura in padella usata a mo di griglia, preparazioni più gustose ci hanno fatto provare una squisita langosta al pomodoro o langosta al pargo.
- Pesce: oltre all’aragosta è facile mangiare pesce spada, gamberetti, pargo e “pescado” un filetto di non so quale pesce!
Attenzione: in molti ristoranti prettamente turistici servono salmone e altri pesci comuni – e pescati – in Europa quindi ecco cosa non mangiare a Cuba: tutti quei prodotti tipicamente “nostri” e che il cubano medio non sa neanche che esistano. - Il maiale: uno dei piatti cubani che Francesco ha apprezzato maggiormente è il lechon, una sorta di porchetta preparata, rigorosamente in strada, per le giornate di festa.
Forse il piatto più saporito tra quelli che ho provato a Cuba ma con il maiale è fin troppo semplice! - il fritto: ai cubani piace friggere! Friggono platano, patate, croquette, sfilatini ripieni al formaggio, riso, pesce, frutta. Sono sicura troverete qualcosa che fa al caso vostro.
Per finire, prima di lasciarvi, è bene ricordare un’ovvietà!
Cosa bere a Cuba?
Mojitooooooooooo!
Letteralmente ad ogni angolo di strada, in qualsiasi posto vi troviate, troverete una bancarella o un bar pronto a servirvi mojito ghiacciato.
Il prezzo varia tra 1-2 cuc in strada e 4-6 cuc in un bar per salire se siete in un ristorante.
Per quanto riguarda gli altri alcolici evitate il vino come la peste! perchè è tutt’altro che buono (a noi è stato offerto un paio di volte per festeggiare e mandarlo giù per non offendere i nostri amici cubani è stato decisamente difficile)!
ALTRO da CUBA:
- Lettera all’Avana la città che mi ha rubato il cuore
- Il mar dei Caraibi a Cuba: il mio mare d’inverno
- Tutto ciò che serve sapere per organizzare un viaggio a Cuba.
Buona settimana, Danila.
ho divorato questo post prendendo appunti, così come il precedente, perchè cuba è tra le mete papabili del mio 2016!
http://www.audreyinwonderland.it/
Ciao Audrey,
grazie mille per questo tuo commento!
Ti auguro di vedere Cuba al più presto, per qualsiasi informazione non esitare a chiedere!
Quello che ti hanno detto sul sostentamento da parte dello stato è sicuramente corretto. Quello che va sottolineato, invece, è che scarsità di scelta, così come il fatto che le razioni statali ridotte, sono sicuramente figlie di due elementi: l’embargo (che è quello che pesa di più dopo la fine degli anni ’90 e il periodo especial) e il fatto che ci si stia spostando sempre di più verso un nuovo modello economico che si spera non farà troppo danni quando arriverà a pie’ pari sull’isola.
Io a Cuba ci sono stata non so quante volte, ci ho studiato, ci ho scritto la tesi e l’ho vista crescere e cambiare da matti.
Mi chiedo cosa sarà tra qualche anno.
Giovy ma davvero hai vissuto a cuba?! Oddio che “invidia”!!!!!
Hai ragione.. i nuovi modelli economici – coniati sulla base dei nostri – non fanno bene all’isola nè dal punto di vista economico nè dal punto di vista sociale, andare da 0 a 100 in un secondo può fare più male che bene..
Staremo a vedere come andrà, io intanto continuo a sognare di tornare li!
ti ringrazio molto, per tutte le informazioni che hai fornito circa il ” mangiare e il bere” di Cuba, penso di andare a Cuba intorno al 10 di marzo, 2 giorni all’havana e poi relax a Varadero, amo molto il nare e la spiaggia, mi puoi dare qualche consiglio su Varadero? grazie , Aldo