Buon Giorno amici lettori,
GIORNO 1: Dopo esserci sistemati in hotel la voglia di vedere la città era tale da iniziare a correre da una parte all’altra quasi fosse il nostro unico giorno li.Dopo aver fatto un giro a Central Park e aver sbirciato Times Square e 5th Av abbiamo deciso di prendere un taxi e farci portare al ponte di Brooklyn così da poter vedere il tramonto dall’omonimo ponte; uno dei più belli che abbia mai visto. Le varie sfumature di colore che sembrano venir fuori dai grattacieli assumono prima un colore dorato per poi lasciar spazio al rosa, l’arancione, il viola.
Per la nostra prima sera a NY abbiamo deciso di mangiare indiano a Brooklyn (spesi appena 10 dollari mangiando delle vere squisitezze a base di aglio… un mio grande amore!)
La prima notte a NY abbiamo alloggiato qui grazie ad un’offerta lampo trovata la mattina stessa su booking (camera al 31esimo piano! Costo 90 euro.).
GIORNO 2: Sveglia quasi all’alba e via pronti a visitare Manhattan! Nel corso della giornata abbiamo percorso almeno 10 km a piedi ma vi assicuro che ne vale davvero la pena! Siamo partiti dall’inizio di 5th Av e siamo arrivati a piedi fino a Financial Street, a Downtown, visitando Times Square, Bryant Park, West Village, la NYU, Little Italy (grandissima delusione), China Town.
Una giornata no-stop a piedi per New York City. Una città così immensamente estesa da darti la sensazione di non riuscire a visitarla tutta.
Una città che ti carica e non ti fa sentire la stanchezza finchè non stramazzi a letto la sera con i calli ai piedi e il sorriso stampato in volto.
Abbiamo concluso il primo giorno rilassandoci a Battery Park e godendo del tramonto…neanche a dirlo!
Neanche a dirlo muoversi in città era follia: strade intasate, metro piene e JFK chiuso a tratti per mal tempo. Con queste condizioni climatiche e il mio essere completamente metereopatica l’unica cosa che ci è sembrato sensato fare è stato chiuderci in un museo: l’American Museum of Natural History (ingresso incluso nel New York City Pass). Ciò che più ho apprezzato di questo museo (ma in generale dei musei negli USA) è l’approccio diretto e giocoso con cui i bambini vengono coinvolti nelle diverse attività. Raramente in Italia mi capita di vedere bambini divertiti e contenti di essere in un museo.
Qual è stato il momento migliore qui dentro?
scoprire che sono alta (o meglio bassa!) come un qualsiasi omino di Neanderthal (della serie: speriamo che almeno la scatola cranica si sia evoluta :D)
Dopo questa giornata di mal tempo abbiamo definitivamente salutato le temperature a misura d’uomo e il freddo gelido è piombato su New York creandomi non pochi problemi di abbigliamento (per farvi capire come andavo in giro: calze pesanti con sopra i leggings, maglietta e cardigan con sopra un maglione e il giubbotto di pelle. Mega sciarpa di lana a completare il tutto).
Ora qui potrei aprire una parentesi che non si chiude più su quanto poco trovo opportuno fare 4 ore di fila per salire su un palazzo (anche fosse il più alto del mondo che mi porta sopra alle nuvole!!).
Ed è proprio per questo che spesso “rinuncio” a quelle che sono considerate le attrazioni “turistiche” delle città che visito…
Senz’altro la vista dall’alto è da togliere il fiato ma sarà valsa le quattro ore di attesa tra turisti accalcati e ragazzini urlanti?
Nel pomeriggio abbiamo deciso di andare a Ellis Island e vedere Lady Liberty dal vivo.
Devo essere sincera: un pò mi ha delusa. Non so perchè, ma la immaginavo molto più imponente.
In ogni caso è stato bello vedere lo skyline di downtown mentre ci allontanavamo a bordo del traghetto.
Un pò meno bello è stato combattere (letteralmente) con l’orda di turisti accalcati alle balaustre del battello nel tentativo di scattare qualche foto (e a nulla è valso il nostro arrivare in anticipo e cercare un posto seduti).
Anche in questo caso i biglietti erano inclusi nel NYCityPass.
Dire che questo museo mi è piaciuto sarebbe riduttivo.
Nel pomeriggio abbiamo poi deciso di goderci NY a piedi come tanto ci era piaciuto il primo giorno e ci siamo spostati nella zona di Chelsea.
E poi, come ogni sera, a Central Park ad aspettare il tramonto.
Colgo l’occasione per ringraziarvi del superamento delle 1000 visualizzazioni.
Vi abbraccio,
Danila.