Ho scritto il titolo di questo articolo affondando i piedi in una sabbia fresca di inizio maggio, i granelli congelati che mi solleticano le dita e il sole che sorge inizia a scaldarmi la schiena.
Di fronte a me l’Oceano in tutta la sua possente meraviglia, poi a quindicimila chilometri di terre, acque, popoli e culture ci sei tu mammina mia, cammini per qualche stradina di Narni per tornare a casa, sei sicuramente stanchissima visto che è iniziata la festa, ma sorridi e prima di andare a dormire il tuo essere mamma e figlia coesistono, scrivi un messaggio a me e Ari e pensi a nonna, la nostra DONNA.
Tante volte ti ho sentita chiedermi perdono, ti sentita scusarti e piangere, ti ho vista essere troppo severa con te stessa ma soprattutto non ti ho mai vista arresa; anche quando tutto era una merda, ti sei rialzata a testa alta, hai lottato e hai vinto, sempre con il sorriso, anche quando le lacrime erano troppe da nascondere.
E alla fine ci sei riuscita, hai riordinato tutto e sei andata avanti, più forte di prima.
Oggi voglio dirti un po’ di cose…
Quando penso a te mai una volta mi vengono in mente i momenti difficili.
Quando penso a te si illumina nella mia testa un sorriso gigante il cui bagliore fa invidia al sole; quando ti penso mi vengono in mente le soluzioni ad ogni problema, tu che riesci a capirmi senza neanche vedermi e prima che io dica.
Quando penso alla mia mamma penso ad una corazza così resistente che devono ancora inventarla una lega capace di riprodurla.
Quando penso alla mia mamma penso ad un amore senza spazio né tempo, di quegli amori narrati nei romanzi, tu che non solo ci hai dato la vita ma anche sacrificato parte importante della tua per noi.
Mi ricordo quando ero piccola e tu dovevi studiare per i concorsi, già al tempo mi insegnavi ad essere caparbia, determinata, paziente; mi stavi già preparando alla vita. Tu che il tempo lo hai sempre moltiplicato all’infinito, mamma sempre presente, lavoratrice instancabile.
Tu che la sera ci raccontavi storie, cantavi canzoni e parlavi con noi e al mattino ci svegliavi con la colazione a letto; tu che mi hai sempre incoraggiata a realizzare i miei sogni e sostenendomi più che con tutte le tue forze.
Tu che mi hai fatto il miglior regalo che si possa desiderare nella vita: una meraviglia di sorella che è la mia vita.
Tu MAMMA che mi manchi da morire e che non sapere quando ti potrò riabbracciare mi distrugge, tu che ti vorrei qui con me ma non ci puoi essere; tu mamma che sei mesi fa, a Fiumicino, mi hai salutata in una abbraccio che mai dimenticherò, quell’abbraccio fa ancora eco nel mio cuore.
Quindi mamma sorridi, rimuovi sempre più i brutti ricordi e SII FIERA DI TE! Perché sei stata una madre meravigliosa, io una madre migliore di te non riesco a immaginarla. Spero un giorno di essere una madre brava almeno la metà di quanto lo sei stata tu con me.
Unico appunto: ma al capitolo “insegna a tua figlia a truccarsi e camminare sui tacchi alti” dove eri?!?!?!?!
Ok mamma, forse a questo punto hai già pianto tutte le lacrime che hai ma devi sapere che la sorpresa non è finita qui.
Ebbene sì, anche Arianna ha voluto scriverti qualcosa.
Quando le ho chiesto se voleva scrivere qualcosa per questo articolo pensavo mi avrebbe risposto “si mettici anche il mio nome”.
Ma quel rospo di quindicenne che mi viene in mente quando penso a lei ora è cresciuto ed è una bellissima donna più che ventenne.
Quindi recupera qualche altra lacrima da versare – serviranno – e continua a leggere.
L’AMORE.
Avete presente l’amore?!
Si, sì l’amore, solitamente sentendo questa parola la nostra mente ci porta a immaginare due ragazzi che condividono la loro vita o due anziani che festeggiano le nozze d’oro, io invece quando penso all’amore me lo immagino con un volto, un volto ben preciso, il volto di una persona in particolare.
Il mio amore ha anche un nome, Concetta, la mia mamma, l’essenza di ogni cosa.
Si sa le mamme sono portate a fare di tutto per i loro i figli/e, la mia lei invece, ha fatto ancora di più diventando una donna meravigliosa impossibile da non amare, una donna che ci ha cresciute al meglio, che non ci ha mai fatto mancare nulla, che pur di vedere un nostro sorriso avrebbe scalato le montagne, una donna con la “D” maiuscola, una donna di cui andare fieri qualunque cosa accada.
Più si cresce e più si capisce l’importanza di avere l’onore di avere una madre sempre presente (anche un po’ troppo a volte) con la quale poter condividere ogni momento.
Amare la propria mamma non è una cosa di cui vergognarsi, Io non me ne vergogno per niente e lo dico spesso, Io AMO la donna che mi ha creato, la amo e l’amerò sempre.
Tu mi hai preso la mano e mi hai detto proviamo, cosa abbiamo da perdere è tutto già scritto, io ti ascolto sognare, io sono nel sogno è per questo che adesso ti dedico tutto ti dedico tutto.
Ti amiamo tanto, Danila & Arianna.
E in un momento le distanze si sono annullate, Fremantle, Terni, Narni, l’amore non conosce confini né distanze.